Il PS Grigioni chiede con forza che venga garantito il diritto al minimo vitale in un’economia che è in crisi a causa dell’emergenza pandemica. La normativa a livello federale per i casi di rigore non è sufficiente. Il Cantone dei Grigioni deve trovare soluzioni proprie per compensare completamente le imprese che hanno subito un calo del fatturato mettendo a disposizione 100 milioni di franchi.
La Svizzera è in affanno nel combattere la seconda ondata della pandemia. Fin troppe persone stanno morendo. Le misure adottate a livello federale non hanno ancora portato a una sostanziale riduzione del numero dei contagi e ciò significa che tali misure sono ancora troppo poco coraggiose. La politica federale teme i costi di misure efficaci e di interventi statali incisivi.
strong>Abbandonare la logica dei casi di rigore
Le discussioni e le decisioni a livello federale in materia di casi di rigore suscitano grande preoccupazione nel PS Grigioni. Le misure adottate non compensano neppure in minima parte i costi economici che le imprese devono sostenere a causa delle chiusure e delle restrizioni. Di riflesso il sostegno a misure incisive contro la pandemia diminuisce. Dobbiamo perciò abbandonare la logica dei casi di rigore e risarcire le imprese che hanno subito un calo del fatturato. Sono infatti loro a sostenere i costi economici che vanno a beneficio della nostra salute. Visto che non si trova una soluzione praticabile a livello federale, il Cantone dei Grigioni si deve attivare in prima persona mettendo a disposizione 100 milioni di franchi per compensare la diminuzione del fatturato. Le modalità della compensazione devono essere semplici e rapide.
Una compensazione è nelle possibilità finanziarie del Cantone
Per questa compensazione sarebbe ipotizzabile un modello basato sull’esempio tedesco o austriaco. In Austria le imprese colpite dalla chiusura vengono compensate all’80% del fatturato del corrispondente mese dell’anno precedente. Un pacchetto di compensazione di 100 milioni di franchi sarebbe nelle possibilità finanziarie del Cantone dei Grigioni, che ha chiuso i conti degli anni 2018 e 2019 con un avanzo di 115, rispettivamente di 105 milioni di franchi. Inoltre, le risorse finanziarie messe a disposizione per la prima ondata della pandemia non sono state utilizzate nella loro interezza.
Dare il via a misure efficaci
Una normativa incisiva della compensazione del fatturato spiana la strada a efficaci misure d’urgenza in materia di politica sanitaria. In questo ambito il Cantone dei Grigioni ha imboccato la strada giusta sulla cui bisogna proseguire con perseveranza. Solo misure incisive ci permetteranno di affrontare la crisi sanitaria e, con essa, le difficoltà economiche. Non ci deve essere alcun compromesso tra salute ed economia; possiamo solo rafforzarle insieme.